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Visualizzazione dei post da aprile 24, 2022

Senza glutine la pancia torna piatta

Il glutine è un composto proteico situato in alcuni cereali come il frumento, le farine, il farro e l'orzo. In una cattiva alimentazione, è lui che allarga il girovita e rallenta il metabolismo. Spesso senza saperlo si consuma troppo glutine. Ci sono alcuni sintomi che possono far pensare a un'intolleranza da " accumulo " ( consumo eccessivo di glutine ). Eccoli: Se soffri di gonfiori - appaiono poco dopo aver mangiato un piatto di pasta o la pizza. Episodi di stitichezza - o scarsa regolarità intestinale, alternati a dissenteria. Voglia di pasta e pane - ti capita di mangiare spesso i carboidrati e altri cibi che hanno glutine. Dolori addominali - avverti dolori che compaiono quando mangi cereali con glutine. Stanchezza - fai fatica a recuperare le energie. Ti compaiono eczemi - o irritazioni ed eruzioni cutanee. Mangiare cereali " gluten free " come quinoa, miglio o grano saraceno, ti aiuta a sgonfiare l'addome. 

Crema di piselli

  Ingredienti per 2 persone: Per il soffritto: 100 gr di trito di carota, sedano e cipollotto bianco (o rosso), 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, sale e pepe nero (quanto basta). Per la zuppa: 150 gr di piselli, 1 patata, 150 gr di zucchine fresche, 60 gr di crostini integrali , pepe nero (quanto basta). Preparazione: scalda l'olio in una casseruola e metti ad appassire il trito, regolando di sale e pepe. Unisci la patata e le zucchine mondate , lavate e tagliate a cubetti. Miscela per 2 minuti e versa 100 gr di piselli. Dopo altri 2 minuti copri a filo con acqua bollente. Porta a cottura lasciando bollire lentamente. In un pentolino a parte cuoci per 8-10 minuti i piselli rimasti. Quando le verdure sono pronte, frulla il tutto con il mixer a immersione, lontano dal fuoco. Suddividi in due piatti e unisci i piselli cotti a parte. Servi in tavola la crema appena tiepida, aggiungendo pepe nero a piacere, le fettine di cipollotto e i crostini. 

Olio essenziale di arancio dolce

  Ingredienti:  scorze di arance biologiche (quanto basta), alcol alimentare o vodka (quanto basta). Procedimento: sbuccia le arance e rimuovi la parte bianca; lascia essiccare le scorze al sole dopo averle ridotte in strisce sottili. Dopo un paio di giorni, fai a pezzettini le scorze e ponile in un barattolo di vetro. Ricopri il tutto con alcol alimentare , chiudi il barattolo e agitalo per qualche minuto. Per almeno una settimana continua ad agitare il barattolo un paio di volte al giorno, conservandolo al buio e in un luogo asciutto. Trascorso questo tempo, filtra il liquido attraverso una garza, che andrà strizzata bene. Lascia il contenitore aperto per far evaporare l'alcol. Dopo alcuni giorni l'olio sarà pronto e potrai usarlo come preferisci.

Attrezzatura: forbici, pinzette, pennarelli per tessuto, ditale, righello e metro a nastro

Forbici: per tagliare il filato in maniera appropriata, le forbici devono essere piccole ma con lame affilate e ben appuntite, soprattutto se esegui il ricamo norvegese Hardanger. Per tagliare la stoffa usa un paio di forbici da sarta. Pinzette: sono usate per disfare i punti e per estrarre i fili nel ricamo norvegese . Se ne usi un paio con una lente d'ingrandimento applicata, puoi eseguire facilmente entrambe le operazioni. Pennarelli per tessuto: si usano per scrivere temporaneamente sul tessuto. Possono essere solubili in acqua (risciacquando puoi rimuovere i segni) o evanescenti (i segni scompaiono dopo circa 48 ore). Per tracciare segni su tessuti scuri usa una matita da sarta: i segni possono essere tolti spazzolandoli o lavandoli. Ditale: a volte è necessario usare un ditale. Scegli uno che sia di misura adatta al tuo dito medio. Righello e metro a nastro: usa un righello per verificare il titolo della tela Aida o di un tessuto a trama regolare. Il metro a nastro è utile