Il glutine è un composto proteico situato in alcuni cereali come il frumento, le farine, il farro e l'orzo. In una cattiva alimentazione, è lui che allarga il girovita e rallenta il metabolismo. Spesso senza saperlo si consuma troppo glutine. Ci sono alcuni sintomi che possono far pensare a un'intolleranza da " accumulo " ( consumo eccessivo di glutine ). Eccoli: Se soffri di gonfiori - appaiono poco dopo aver mangiato un piatto di pasta o la pizza. Episodi di stitichezza - o scarsa regolarità intestinale, alternati a dissenteria. Voglia di pasta e pane - ti capita di mangiare spesso i carboidrati e altri cibi che hanno glutine. Dolori addominali - avverti dolori che compaiono quando mangi cereali con glutine. Stanchezza - fai fatica a recuperare le energie. Ti compaiono eczemi - o irritazioni ed eruzioni cutanee. Mangiare cereali " gluten free " come quinoa, miglio o grano saraceno, ti aiuta a sgonfiare l'addome.
È un agrume molto apprezzato in cucina perchè è in grado di esaltare il sapore delle pietanze, dando un aroma agrumato. Si utilizza per la realizzazione di confetture, marmellate e gelatine. È possibile utilizzarlo fresco, in piccoli pezzi (buccia o polpa) aggiungendolo alle insalate o alle macedonie, in forma di salsa vinagrette per condire le insalate, o per guarnire e insaporire antipasti di pesce, primi vegetariani, secondi e dolci. Per preparare la salsa vinagrette veloce, fai così: olio, sale, aceto balsamico e succo di bergamotto rappresentano un mix originale da utilizzare come condimento per le insalate o i secondi di pesce.
Non solo buccia
La ricerca scientifica, fino a poco tempo fa, era concentrata soltanto sulle potenzialità terapeutiche raggruppate nella buccia del frutto (dove si ricava l'olio essenziale) ma ha dovuto anche dimostrare i tantissimi effetti benefici sulla salute umana del succo di bergamotto. I nutrienti contenuti nel frutto sono: potassio, sodio, calcio, magnesio, vitamina B e vitamina C (che contribuisce a migliorare l'assorbimento intestinale del ferro, utile in presenza di anemia, ma anche ad attivare la funzionalità del sistema immunitario e migliorare la produzione di collagene). Il bergamotto ha dimostrato la sua capacità di ridurre i valori elevati di colesterolo totale, ma anche la quantità del colesterolo "cattivo" (LDL), favorendo allo stesso tempo l'aumento del colesterolo "buono" (HDL). Grazie al bergamotto si ridurrebbero anche i livelli ematici di trigliceridi e di glucosio. Consigli per un corretto utilizzo:
- Per sfruttare al meglio l'efficacia e la potenzialità del bergamotto è bene utilizzarlo in forma di succo fresco, alla dose approssimativa di 50 ml (5-6 cucchiai da tavola circa) diluiti in 1/2 bicchiere d'acqua, 1 volta al giorno a digiuno, lontano dai pasti per 40-60 giorni.
Come tutti gli agrumi, il bergamotto è ricco di alfa-idrossiacidi (o acidi della frutta), sostanze presenti in natura dotate di attività astringente, levigante e schiarente.
Scrub corpo
2 cucchiai di succo di bergamotto, miscelati a 2 cucchiai di zucchero di canna a grano sottile e a 2 cucchiaini di miele, possono trasformarsi in uno scrub per il corpo, per rinnovare la pelle facendola apparire da subito più giovane e levigata.
Maschera viso purificante e rigenerante
Se mescoliamo a 2 cucchiai di argilla verde ventilata, 1 cucchiaio di succo di bergamotto, riusciamo a ottenere una maschera purificante e rigenerante per il viso, da lasciare in applicazione, evitando il contorno occhi, per 20-30 minuti, prima di risciacquare con acqua tiepida.
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