Il glutine è un composto proteico situato in alcuni cereali come il frumento, le farine, il farro e l'orzo. In una cattiva alimentazione, è lui che allarga il girovita e rallenta il metabolismo. Spesso senza saperlo si consuma troppo glutine. Ci sono alcuni sintomi che possono far pensare a un'intolleranza da " accumulo " ( consumo eccessivo di glutine ). Eccoli: Se soffri di gonfiori - appaiono poco dopo aver mangiato un piatto di pasta o la pizza. Episodi di stitichezza - o scarsa regolarità intestinale, alternati a dissenteria. Voglia di pasta e pane - ti capita di mangiare spesso i carboidrati e altri cibi che hanno glutine. Dolori addominali - avverti dolori che compaiono quando mangi cereali con glutine. Stanchezza - fai fatica a recuperare le energie. Ti compaiono eczemi - o irritazioni ed eruzioni cutanee. Mangiare cereali " gluten free " come quinoa, miglio o grano saraceno, ti aiuta a sgonfiare l'addome.
Ottobre - I colori trasformano e annunciano l'autunno. Ottobre è un mese di mezzo, quello in cui l'estate sembra ancora voler rimanere, prima che le giornate corte ne conferma la definitiva archiviazione. E si spera, come ogni anno, che la bella stagione ci faccia ancora un pò di compagnia, che il brutto tempo stia per qualche giorno ancora alla larga. Ha poca importanza se le lancette dell'orologio andranno di colpo di un'ora indietro (ora solare), se la notte calerà più rapidamente. Di cose da fare, nell'orto, in giardino e in cucina ancora ce ne sono in quantità. Una per tutte? La vendemmia! Si preparano le botti in cantina, sui graticci si mette ad asciugare l'uva per il vinsanto. Si semina e si raccolgono i primi dolcissimi frutti dell'autunno che portano ancora nel cuore il caldo sole dei mesi estivi.
Novembre - Con San Martino, le castagne e il vin novello Novembre, è il mese che reclama la sua parte di allegria. Anche il fuoco scoppietta nel caminetto, pronto a scaldare il cuore dell'autunno. Perchè fuori i giorni si fanno corti, il freddo irrigidisce le mani e la nebbia si fa largo nell'orto e nel giardino. Ma la terra chiama al lavoro, le semine non possono aspettare e neppure le ultime raccolte nel frutteto. Ma c'è altro da fare! I funghi e le castagne invitano nel bosco, dove tendono ad avere una tonalità di rosso anche i polposi corbezzoli e le salutari bacche della rosa canina. E tra gli alberi che cambiano i colori con il variare dell'incidenza della luce, solo l'olivo mantiene il suo antico argento, pronto a regalare il suo carico prezioso (l'olio). Si va nei frantoi, per ritrovare il profumo del tempo, l'atmosfera laboriosa dell'autunno e il viavai delle stagioni, pronte a narrarci ancora una volta la loro e la nostra storia.
Dicembre - Nell'animo festoso dell'anno le giornate riprendono timidamente ad allungarsi. Accade così che dopo il soltizio, Natale e lo scoppiettante San Silvestro, anche la terra si prepara a una nuova stagione. In giardino, nell'orto e sul balcone, dove solo qualche coraggiosa aromatica non ha ceduto al freddo, mani indaffarate pensano già alla primavera. Certo, in cucina tutto è pronto per portare in tavola gli antichi sapori della tradizione, eppure si guarda già avanti, si getta il cuore oltre l'ostacolo. Indifferenti ai rigori della stagione fredda ci si immette nei boschi, dove a renderci felici si troveranno le bacche del pungitopo e i frutti polposi del corbezzolo. E mentre in casa entra l'albero di Natale e la natura si offre per la preparazione di ghirlande e addobbi fai-da-te, in pentola bollono i frutti della stagione fredda, cachi e corbezzoli generosi dei profumi di indimenticabili e deliziose confetture.
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