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Senza glutine la pancia torna piatta

Il glutine è un composto proteico situato in alcuni cereali come il frumento, le farine, il farro e l'orzo. In una cattiva alimentazione, è lui che allarga il girovita e rallenta il metabolismo. Spesso senza saperlo si consuma troppo glutine. Ci sono alcuni sintomi che possono far pensare a un'intolleranza da " accumulo " ( consumo eccessivo di glutine ). Eccoli: Se soffri di gonfiori - appaiono poco dopo aver mangiato un piatto di pasta o la pizza. Episodi di stitichezza - o scarsa regolarità intestinale, alternati a dissenteria. Voglia di pasta e pane - ti capita di mangiare spesso i carboidrati e altri cibi che hanno glutine. Dolori addominali - avverti dolori che compaiono quando mangi cereali con glutine. Stanchezza - fai fatica a recuperare le energie. Ti compaiono eczemi - o irritazioni ed eruzioni cutanee. Mangiare cereali " gluten free " come quinoa, miglio o grano saraceno, ti aiuta a sgonfiare l'addome. 

4 procedimenti sani e green di cottura economica e salutare

Risparmiare sul gas fa bene alla nostra salute e al pianeta, conciliare tutto è possibile! Si torna alle cotture intelligenti. Ecco alcuni esempi:

  • Cottura a castello (vapore) - è la più sana, delicata e light. Risparmi cuocendo due alimenti insieme. I vegetali delicati come i broccoli li puoi cuocere utilizzando un cestello di bambù sopra la pentola in cui stai lessando, ad esempio, le patate. Cavoli e broccoli sono pronti in 5 minuti. In commercio trovi cestelli su più piani che ti danno la possibilità di preparare più portate, unendo sul fondo della pentola un paio di dita d'acqua, senza che il liquido tocchi i vegetali. I cibi più duri andranno sotto, quelli più morbidi andranno sopra.

  • La cottura passiva - questo tipo di cottura ti fa risparmiare sul gas, mantenendo la pasta al dente e digeribile. Lo svolgimento è facile: porta a ebollizione l'acqua nella pentola, aggiungi la pasta, lascia cuocere un paio di minuti, copri bene la pentola e spegni il fornello. Lascia la pasta nell'acqua per il tempo indicato sulla confezione, allungato di due minuti. L'acqua mantiene la temperatura e garantisce la completa cottura. Per questo genere di cottura è meglio utilizzare la pasta corta tipo: rigatoni, mezze maniche e penne.

  • La cottura in lavastoviglie - una soluzione curiosa per risparmiare energia è l'uso della lavastoviglie per cucinare. Per un uso corretto devi utilizzare vasetti in vetro ermetici o sacchetti sottovuoto appositi, prima di azionarla. Gli alimenti cuociono sfruttando il vapore del lavaggio senza disperdere sapori e valori nutritivi. Si adeguano a questo metodo ortaggi, uova e pesce. Per cominciare prova con le uova: mettile in un barattolo ermetico in vetro, riempito d'acqua e posalo di fianco ai piatti da lavare. Un programma a 70 - 75 °C, le fa sode, quello eco a 50 - 55 °C, le fa alla coque. 

  • La cottura con la pentola a pressione elettrica - le attuali pentole a pressione elettriche sono più sicure e semplici da maneggiare rispetto a quelle di vecchia generazione. Vengono realizzate in acciaio resistente, non fanno rumore e sono dotate di valvole e sistemi di sicurezza di sfiato che aiutano a rilasciare la pressione in eccesso, e dispositivi di blocco. Molte pentole a pressione elettriche posseggono tasti per fare operazioni diverse come, ad esempio, la cottura programmata o al vapore e con il timer si spengono da sole. La cottura in pentola a pressione ha delle affinità con quella a vapore, ma porta gli alimenti a temperature più elevate e accorcia le tempistiche fino al 70%. 
     

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La chiarata

L'albume d'uovo è un antinfiammatorio naturale. La "chiarata" è ottima per coloro che sono allergici agli antinfiammatori di sintesi o per coloro che soffrono di stomaco. Si usa in caso di distorsioni, epicondiliti (il trauma del tennista), talloniti, sciatica, torcicollo, dolore al ginocchio. Normalmente si applica la sera, prima di andare a letto e si fa agire lentamente durante tutta la notte. Gli ingredienti per preparare la chiarata sono gli albumi d'uovo e la farina. Si procede in questo modo: Separare l'albume dal tuorlo d'uovo. In un recipiente, sbattere l'albume e mescolare insieme a un cucchiaio di farina. Spalmare il composto ottenuto sulla parte infiammata o traumatizzata.  Avvolgere la parte da trattare con della pellicola da cucina oppure con un panno di cotone. La mattina successiva sciacquare bene e se necessario è possibile ripetere l'applicazione per più giorni.

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La sua altezza non è troppo elevata, la palma da dattero nana si espone alla luce in pieno sole, a mezza ombra e ombra. Questa è una pianta che si adegua bene a molteplici condizioni di processi climatici e quindi non necessita di accorgimenti particolari. La palma da dattero nana non ha bisogno di annaffiature frequenti! Se avete in casa la palma da dattero nana dovete sapere che purifica da: formaldeide (agente chimico che si trova nei fazzoletti di carta, tessuti sintetici, carta cerata e nei sacchetti di carta), xilene (agente chimico che si trova nelle stampe, nella gomma, nella pelle e vernice industriale).