La maglieria , con i suoi intrecci di fili che creano capi caldi e confortevoli, ha una storia lunga e affascinante che si estende per millenni. Le sue origini precise si perdono nella notte dei tempi, ma reperti archeologici e raffigurazioni artistiche ci offrono indizi preziosi sulla sua evoluzione. Le prime tracce: Neolitico: Le prime attestazioni di fibre intrecciate risalgono al Neolitico, quando l'uomo utilizzava fibre naturali come lana, lino e canapa per creare abiti e utensili. Antico Egitto: Le tombe egizie ci restituiscono immagini di abiti sacerdotali lavorati a maglia, a dimostrazione della raffinatezza tecnica già raggiunta in quel periodo. Antica Grecia e Roma: La maglieria era conosciuta anche nell'Antica Grecia e Roma, dove veniva utilizzata per realizzare calze, tuniche e altri capi d'abbigliamento. Medioevo e Rinascimento: Diffusione in Europa: Nel Medioevo, la maglieria si diffuse in tutta Europa, diventando un'arte popolare e domestica. Gi
La candeggina è il prodotto più usato nelle pulizie giornaliere e forse risulta il più tossico. Irrita gli occhi, le vie respiratorie, la bocca e la pelle. Anche se la bottiglia di candeggina rimane chiusa emette naturalmente gas perchè è un prodotto molto reattivo. Questo vuol dire se la candeggina viene miscelata con altri prodotti diventa una vera bomba chimica. Per abitudine, molte massaie miscelano la candeggina con il comune anticalcare per il bagno, non sapendo che questo mixer di liquidi chimici sviluppano cloro gassoso, risultato molto tossico.
Come sostituirla? Chi usa spesso la candeggina in particolare durante il bucato, il rimedio naturale è il percarbonato di sodio che si utilizza per sbiancare e igienizzare i capi da lavare. Come la candeggina, il percarbonato di sodio si attiva a basse temperature (30°), non rovina i capi colorati, le mani, e non si rischia di respirare i terribili aromi della candeggina. Da provare!
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